Se solo sei incuriosito, affascinato, o già appassionato al genere, cliccando sulle immagini qui sotto non ti annoierai a visitare una particolare galleria, arricchita da cenni storici, citazioni ed immagini di strumentazione riconducibile ai Pink Floyd, di cui i Publius Enigma vanno orgogliosi e sono onorati di condurti virtualmente in questa sorta di "museo", prima di finirci dentro anche loro stessi, considerata l' età
media della band...

Scopo di questa Sezione non è di elencare tutto quanto viene impiegato, perchè non si intende aggiornare continuamente queste pagine ad ogni cambio o nuovo acquisto, ostentando il più elevato livello tecnologico, ma allontanandosi inevitabilmente dalla strumentazione originale dei Pink Floyd.
I Publius Enigma non si avvalgono di particolari strumenti musicali d' avanguardia.  Anzi. La strumentazione effettivamente impiegata, ai tempi, dai Pink Floyd, pur apparendo anacronistica ai nostri giorni, alimenta la filosofìa comune nei Publius Enigma di ottenere "quei suoni" con "quegli strumenti".
Ecco il motivo per cui, dove possibile, si impiegano ancora apparecchiature e strumenti analogici, più difficili da gestire in tempo reale rispetto alle moderne "macchine" digitali, ma decisamente più  pertinenti con le sonorità originali.
Il collezionismo, e la bramosìa di riscoprire "aggeggi" a volte antiquati e curiosi, aspirando a traguardi di rigorosa fedeltà, distingue e condiziona positivamente la ricerca dell' originalità storica, col desiderio di garantire anche coerenza visiva dello spettacolo oltre a quella musicale e a quella evocativa del light-show coesistenti in questo progetto.
Tutto ciò che oggi rappresenta un traguardo di tecnologìa, domani saràoltrepassato e probabilmente dimenticato.
Non è stato così per alcuni strumenti che testimonieranno per sempre un' epoca perchè, oltre ad essere stati protagonisti indiscussi nelle mani dei nostri eroi, hanno segnato la storia e lo sviluppo della strumentazione musicale moderna che, soprattutto negli ultimi anni è riproposta o " rimescolata", a volte senza merito, con tutto ciò che viene comunemente chiamato "vintage".
A tale proposito, i Publius Enigma riservano qualche "chicca" per più incalliti e forse antichi conoscitori dei Pink Floyd o, più semplicemente, per tutti gli intenditori della storica e classica strumentazione musicale utilizzata da tutti i migliori esponenti internazionali. Buona visione !

 

E.M.S.  Synthi AKS. Sintetizzatore analogico (VCS-3). 
Progettato a fine anni '60 nei londinesi Electronic Music Studios da Peter Zinovieff e David Crockerell, per le singolari caratteristiche sperimentali, potrebbe essere definito il sintetizzatore più rivoluzionario ditutti i tempi.
Innovativo rispetto ad altri strumenti anche di categoria superiore, utilizzabile senza l' impiego di scomodi ed ingombranti cavi per connettere i vari moduli necessari alle elaborazioni del suono, grazie alla "matrix patchboard", il quadrante perforato con gli spinotti verdi rossi e bianchi che hai incontrato al primo "click" del presente sito.
Contenuto in una valigetta tipo "24 ore", poco versatile per il "live", ma estremamente predisposto alla sperimentazione effettistica in studio, questo "mostro" suona anche senza tastiera ed è stato scelto, oltre ai Pink Floyd, da molti musicisti innovativi, quali A. Parson, J.M. Jarre, M. Oldfield, B. Eno, Tangerine Dream, F. Battiato,  oltre ai più commerciali G. Moroder, Depeche Mode, Vangelis e molti ancora.

  

Fender  Stratocaster. Chitarra elettrica.
Leo Fender, nei primi anni del dopoguerra, è il fondatore di uno dei più prestigiosi marchi di strumenti musicali a livello mondiale ed in particolare di chitarre elettriche; ed e' curioso sapere che non abbia mai imparato a suonare la chitarra ! Nel '54 nasce la Stratocaster. Chitarra mitica.
Ogni commento è superfluo. La "Ferrari" delle chitarre ! Questa  è equipaggiata con elettronica EMG, proprio come la "rossa" di David Gilmour, con manico e tastiera in acero lucido, che è una riedizione del '57 made in U.S.A. del 1983. Sullo sfondo Amplificatore Hiwatt DR100, presentato successivamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conn Strobotuner. Accordatore.
Strumento di precisione con visualizzatore elettro-meccanico; si basa sul monitoraggio visivo simile a quello adottato da alcuni giradischi per il controllo e la regolazione precisa del numero dei giri.
Tutt' ora usato dai "nostalgici", e' particolarmente visibile (date anche le dimensioni "fuori tempo") nel videodel concerto di Roger Waters "In the flesh".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sound City  L100. Testata valvolare 100 Watt per chitarra.
Amplificatore scelto da David Gilmour, fino all' epoca dell' album "More" ('69), Ummagumma incluso.
Progettato e prodotto artigianalmente da David Reeves, batterista, come lo era (ma che stranezza...) anche Jim Marshall, altro "padre" di altrettanto famosi amplificatori.

 

 

Hiwatt  DR100. Testata valvolare 100 Watt per chitarra.
Evoluzione del "creatore" della Sound City, David Reeves.
Sviluppa un suono particolarmente cristallino, potente e "pulito"; tre aggettivi che difficilmente convivonotutti assieme in un unico amplificatore per chitarra, ma condizione necessaria per esaltare le caratteristichedegli effetti aggiunti.
David Gilmour non se ne è più separato e ne ha utilizzate in quantità ...industriale.
Testimoni giurano di averlo visto anche con 6 teste Hiwatt DR100 sul palco...

 

 

Hiwatt  DR100 + 4 x 12  .Testata valvolare con cassa altoparlanti 4x12.
Amplificatore completo.
La base di partenza per la grande maggioranza dei suoni di David Gilmour.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hammond. A105. Organo elettrofonico.
Concepito da Laurens Hammond è Il più completo degli organi Hammond. Con le stesse caratteristiche tecniche del B3, ma con aggiunta amplificazione valvolare, altoparlanti e riverbero interni, è racchuso nel mobile del C3, il più classico degli organi, celebrato per le sue impareggiabili timbriche "percussive" e, per questo, reso famoso da "virtuosi" del calibro di Keith Emerson, Brian Auger, Tony Banks, John Lord e praticamente da tutti i tastieristi della storia del rock e non solo, Pink Floyd inclusi, naturalmente.
Abbinato all' amplificatore Leslie, si ottiengono sonorità irraggiungibili da qualsiasi "clone" o tantomeno  riproducibili così fedelmente da sistemi audio e impianti convenzionali o ultra-sofisticati.
"Sound" da infarto... Inutile aggiungere altro, seppure...il trucco sta anche nel Leslie.

 

 

Leslie. L122.  Amplificatore valvolare elettro meccanico.
I primi esemplari progettati negli anni '40 da Don Leslie, che non era un prete (!), anche se in quel tempo tali amplificatori avevano un impiego prevalentemente di tipo "liturgico", venendo abbinati agli organi "elettronici" che cominciavano a sostituire quelli a canne delle chiese.
Indispensabile complemento per l' organo Hammond, produce una diffusione sonora tridimensionale a "onde anomale", mediante un sistema di altoparlanti "motorizzati", separati per toni alti e bassi, che ruotano in senso opposto l' uno rispetto all' altro a velocità  variabili e anche indipendenti, come i rotori di un
elicottero; la risultante è un suono "vivo", che si "sviluppa e inviluppa" nel tempo e nello spazio confondendo l' esatta natura e provenienza. Di quanto appena tentato miseramente di descrivere ci si può fare un' idea ascoltando l' introduzione originale di "Us and them" (possibilmente con delle cuffie di buona qualità); ma
non sarà mai come apprezzarlo "dal vivo" in entrambe le sue modalità: effetto "chorus", rotazioni lente e "tremolo", rotazioni veloci.
Più volte i Pink Floyd ne hanno fatto anche "uso improprio" impiegandolo nella loro ricerca sperimentale per amplificare anche altri strumenti, voci non escluse.

 

Basso Fender. Precision.
Riedizione '57. Nero. Molto silmile ai due Precision utilizzati ultimamente da Roger  Waters, anche se in realtà sono degli anni '70. Monta un pick up Seymour Duncan SPB-1, decisamente più fedele all' originale dell' epoca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Binson Echorec 2. Apparecchio magnetofonico per effetto eco.
Uno tra gli impieghi più significativi, ma anche singolari, è stato quello di "One of these days", collegato al basso.
Lo ritroviamo anche negli studi di registrazione (vedi foto introduttiva dell' epoca nella Sezione AUDIO) o nel video "Live at Pompei".
Valvolare (naturalmente), completamente di metallo, all' epoca estremamente innovativo (siamo a cavallo tra gli anni '60 / '70), prodotto in varie versioni e basato sul principio di scrittura-lettura dei registratori a bobine, con generazione e ripetizione del segnale-effetto su supporto magnetico: una testina magnetica
"scriveva" il segnale e le successive lo leggevano in tempi differenti e variabili: "ecco l' effetto eco...eco...eco...eco..."
A tamburo rotativo o a nastro, forse l' unica "scatola effetti" italiana (la fabbrica era alle porte di Milano) ad essere apprezzata ed esportata con successo nel mondo.

 

Gibson Les Paul. Gold Top. Chitarra elettrica.
Inventata da LESter William POLfus, nel 1952, e prodotta in numerose varianti dall' azienda fondata da Orville Gibson a fine '800, liuteria di mandolini.
Alquanto insolita per David Gilmour, chitarrista tipicamente riconosciuto per imbracciare la "Fender", ma una scelta immancabile per rendere merito "all' altra chitarra", forse anche maggiormente apprezzata dai più nobili estimatori del suono elettrico a sei corde; quasi l' eccezione che conferma la regola ha suonato un modello molto simile a questo per registrare uno dei più classici assoli di tutto il repertorio pink-floydiano: quello dell' originale "Another brick in the wall - parte 2", dopo il famoso "coro degli scolaretti".
Per nominare solo alcuni musicisti che l' hanno preferita, Carlos Santana, Frank Zappa, Jimmy Page, Eric Clapton, Robert Fripp, Neil Young, Steve Hachett, Peter Frampton, Gary Moore, Pete Townshend, domandando scusa ai tanti altri non citati...

 

 

 

 

 

 

Moog  "minimoog  D".  Sintetizzatore analogico.
Progettato dal genio Robert Moog, recentemente scomparso, senza dubbio è il più famoso sintetizzatore della storia degli strumenti musicali.
Tanta fu la sua popolarità che il nome "moog" finì per diventare sinonimo di sintetizzatore. 
Il più apprezzato fra tutti gli altri "concorrenti" dell' epoca nelle esecuzioni "live", sia per l' inconfondibile "suono pieno e corposo", sia  per praticità e funzionalità intuitiva;  ancora oggi rimane avvolto da un affascinante quasi misterioso carisma caratterizzato anche dall' aspetto estetico, capolavoro di "design" in cui manopole e legno appaiono in perfetta simbiosi, in equilibrio tra naturale e tecnologico.
Non viene citato nella strumentazione sugli album dei Pink Floyd, ma Rick Wright ne fa largo uso, soprattutto dal vivo, come si può vedere in una immagine tratta dal recente libro scritto da Nick Mason "Inside Out", a pagina 184, dove compare assieme ad un organo Hammond C3 e ad una "chitarra slide" in primo piano, che sarà presentata nella prossima... "slide".

 

Steel Guitar - Lap Steel "Custom"). Chitarra slide.
Chitarre "orizzontali", dette popolarmente "hawaiiane" per via della tipica inflessione sonora "glissata".
Prodotte anche dalla Fender già a fine anni '40, utilizzate come solista in "One of these days"  e in altri brani tipo "Breathe in the air", "The great gig in the sky", "Shine on you crazy diamond - parte 6" e "High Hopes".

 

Cry Baby. Pedale effetto "wha-wha".
il "bimbo che piange": un effetto per chitarra  tipico degli anni '70, che trovò largo impiego in varie correnti musicali. Prodotto da molteplici marche del settore; ma solo il Cry Baby riservava una inattesa particolarità nascosta: David Gilmour lo collegò alla sua chitarra, invertendo per errore(?) l' ingresso con l' uscita... così nacque l'effetto "gabbiani", indimenticabile in  "Echoes".

 

 

 

 

 

 

 

 

Fender XII.  Chitarra elettrica 12 corde.
Un' autentica rarità: costruita negli anni '65 e '66. Dagli U.S.A. all' Europa pare non ne siano state esportate oltre 50 esemplari. Senza ulteriori aggeggi ed effetti collegati riproduce fedelmente l' introduzione originale della chitarra "radiofonica" di "Wish you were here".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fender Rhodes SeventyThree "Silver Top". Piano elettrico.
Una rarità anni '60. Modello con "capottina" in resina metallizzata tasti in legno rivestito e martelletti in feltro, precursore dei "Rhodes" diffusi più largamente nei successivi anni '70 che avranno capottina in plastica nera e altre parti meccaniche modificate. L' invenzione risale agli anni '40 da Harold Rhodes che pare si sia scervellato durante il servizio militare per trovare un sistema per non portarsi appresso un pianoforte a coda, arrangiandosi a costruire il prototipo con rottami di aerei abbattuti.
La Fender acquisì la licenza di produzione negli anni '50.
Suono dinamico, dolce, simile allo xilofono, soprattutto se inserito l'effetto "tremolo" (di serie solo su alcuni modelli),  ma che può diventare aggressivo se vicino e oltre alla "saturazione", dovuta all' effetto dei pick-up elettromagnetici sollecitati da diapason metallici che, opportunamente accordati, vibrano per lo stesso principio meccanico come le corde della chitarra elettrica).
Impiegato in vari ruoli ritmici in "Dark side of the Moon" e indiscusso protagonista nell' introduzione di "Sheeps".
Da Sevie Wonder a Billy Joel, da Chick Corea a Joe Zawinul, a Herbie Hankock rappresenta un icona classica nella storia della moderna strumentazione musicale.

 

Heil Talk Box. Pedale effetto a modulazione vocale-pneumatica.
Modifica il suono dello strumento accoppiato con la voce, attraverso l'immissione di aria (con la bocca...naturalmente...) attraverso un tubo affiancato al microfono; eseguendo "vocalizzi" nel tubo e suonando contemporaneamente lo strumento si possono ottenere singolari modulazioni.
David Gilmour lo ha utilizzato in "Pigs" e "Keep talking". Di quest' ultimo brano si può vederne il curioso e quasi inquietante impiego nel Video "Pulse".
Per vederlo in "Pigs", invece, basta partecipare ad uno dei nostri concerti...

 

Fender Stratocaster. Chitarra elettrica.
Nera. La Black Strat, chitarra "principe" per David Gilmour (la sua...naturalmente) è la chitarra usata già in "Pompei", poi rubata, (garantiamo che non è questa...! anche se ci piacerebbe...) ma poi ricostruita, (vedi ultimo tour "Remember that night") questa volta con battipenna tutto nero, pick-up "vintage", manopole bianche, corpo del '69 e manico in acero del '83.
La "Strato" è una vera star nel mondo delle chitarre, "accarezzata" o "maltrattata" dalle mani di Jimi Hendrix, Eric Clapton, Stevie Ray Vaughan, Jeff Beck, Ritchie Blackmore, Mark Knopfler, domandando sempre scusa a tutti quelli non menzionati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hohner Clavinet. D 6. Tastiera elettromagnetica a corde.
Ideato da Ernst Zacharias e prodotto dalla Hohner, il suo funzionamento è basato sullo stesso principio della chitarra elettrica (pick-up elettromagnetici).
E' uno strumento che si presta molto a fraseggi e contrappunti ritmici e per questo, a parere personale, poco adeguato alla mano "morbida" di Rick Wright.
Si può identificarne un uso non di primo piano, che si confonde con le chitarre, in "Pigs" ed invece, già più evidente, nell' originale "Shine on you crazy diamond-parte 8).
Strumento molto adatto al genere "funky", ma adottato anche da musicisti quali Steve Wonder, Herbie Hankock, Keith Emerson, Rick Wakeman, Bob Marley.
Il suono è un mix di chitarra-clavicembalo con le corde "stoppate" e sulle note basse assume un impasto molto incisivo.
Chi si ricorda l' inizio del tema del nostro "Sandokan" televisivo ? Lo strumento solista dopo il coro introduttivo era proprio questo !

 

Pedale Electro Harmonix.  Big Muff.  Pedale effetti Distorsione, Overdrive, Fuzz.
Collocabile come mix di "fuzz" e distorsore, ha il tono definito del fuzz e le caratteristiche del distorsore.
Due versioni differenti: il primo, in metallo lucido prodotto nel '71; il secondo, nero (produzione sovietica) prodotto dal '77, con caratteristiche tonali differenti.
Per il suono di David Gilmour è un po' come il prezzemolo: va ovunque.

 

 

 

 

 

 

 

 

Tube Driver. Pedale Effetto. Overdrive. Saturatore.
Apparecchio più moderno rispetto ai pedali "classici" scelti in passato da David Gilmour, utilizza una valvola per la distorsione, ottenendo dall' amplificatore un suono "saturo", anche a volume contenuto.
Cambiando tipologia di valvola si ottengono tonalità differenti.
Nell' attuale pedaliera di David Gilmour ne prendono parte addirittura due.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pedale Electro Harmonix. Electric Mistress De Luxe. Effetto Flanger
Si differenzia per caratteristiche tonali uniche,  non presenti nei comuni flanger in commercio. 
Arriva attorno al '76 ed è utilizzato da David Gilmour dall' "Animals Tour '76" in poi, soprattutto in "The Wall",dove è l'effetto fondamentale in "Another brick in the wall - parte 1", "Comfortably Numb" e "Run like hell", per citarne solo alcuni.
Assieme al Big Muff fa parte degli effetti fondamentali, inseriti poi nelle "Pedal Boards" costruite "su misura"da Pete Cornish, suo effettista di fiducia. C'è il dubbio che questi effetti siano stati modificati da questo "sarto dell' effettistica" e non siano esattamente come quelli in commercio.

 

Le immagini pubblicate ed i commenti espressi sono concessi e redatti direttamente dai proprietari degli strumenti descritti, componenti stessi dei Publius Enigma.

Se qualche curioso e/o appassionato desiderasse ulteriori informazioni e osservazioni relative a quanto esposto, può farne richiesta nella Sezione E-MAIL del sito.
Nei limiti del possibile, i Publius Enigma saranno lieti di accontentarlo.

Secondo le caratteristiche degli eventi, per ragioni di spazi o praticità, questi strumenti potrebbero non essere impiegati tutti contemporaneamente dal vivo negli spettacoli dei Publius Enigma.